Palazzo di San Galgano occupato, 14 maggio ‘10
L’intolleranza e l’idiozia tornano a colpire la nostra occupazione. Nella notte tra il 13 e il 14 maggio un gruppo di individui ha dapprima colpito con forza il portone d’ingresso che da su via di Fieravecchia, attirando gli studenti occupanti verso quella direzione, per poi rubare gli striscioni appesi all’esterno su via Roma. Questo vile atto, che va a colpire uno dei simboli della protesta già presi di mira nell’attacco notturno della settimana scorsa, non riuscirà nell’intento intimidatorio che lo ha guidato.
Gli studenti dell’Università di Siena occupanti la Facoltà di Lettere non fermeranno la loro protesta contro l’Amministrazione dell’Ateneo e il disegno ministeriale di smantellamento dell’Università pubblica. Avranno probabilmente disturbato le nostre iniziative di formazione critica, politica e sociale, come i dibattiti sul lavoro oppure l’incontro con Omar Barghouti contro il quale in molti si sono esposti? Sarà forse stata la serietà con cui abbiamo portato avanti la nostra protesta, senza feste e senza divertimenti, all’insegna dello studio e della cultura? Questi atti non possono che convincerci dell’importanza di questa nostra lotta, che tanto disturbo arreca ai “poteri forti” e a vari “personaggi” di questa città, segno della cogenza di un mondo diverso per una società che, continuando su questa strada, non potrà che implodere.
Gli studenti occupanti San Galgano
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